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Lectio del 25.1.24

132 – 25 gennaio: conversione di san Paolo

 

Lectio del 25.1.24

 

Sintesi per comunicare (Sito)

 

Terminata la lectio sulla lettera agli Ebrei, la Provvidenza ci ha fatto “cadere” l’incontro di giovedì scorso nel giorno celebrativo della conversione di san Paolo, il 25 aprile. E non potevamo non parlare di lui e annunciare a tutti noi qualcosa di “forte” dell’Apostolo, ultimo e primo insieme!

Ci siamo chiesti: dove meditare ascoltando Paolo parlare con passione di sé e della sua vita apostolica? E così abbiamo ascoltato e meditato i capitoli 11 e 12 della seconda lettera ai Corinzi, una vera “confessione di vita” da parte dell’Apostolo, un vero testimoniare quanto valga per lui Gesù, il suo Signore..

Di quella seconda lettera ai Corinzi parleremo nei prossimi lunedì, ma qui abbiamo ricordato come quello scritto sgorghi come fiume dal cuore infranto di Paolo, giudicato, disprezzato, condannato dalla sua stessa comunità. Ma egli, come sempre, sale in alto, fino ad affermare i principi dell’essere dell’attività apostolica. Perché, pur indegno, tale lo ha costituito la Provvidenza di Dio a favore della sua Chiesa (At 9,15).

E in questi due capitoli Paolo (dice di se stesso di essere in un momento di pazzia!!) parla in maniera travolgente di quanto ha vissuto e vive, di quanto ha fatto e fa, di quanto sopporta per Gesù e il suo vangelo. Veramente uno dei testi più travolgenti di tutta la storia della letteratura!

Paolo è veramente l’uomo che ama Cristo più di se stesso, ma per un motivo semplice e sublime: Cristo è la sua vita, vita della sua vita. Egli  in Cristo e Cristo in lui. Tutto il resto, comprese terribili sofferenze, non conta, non ha importanza, purché Cristo sia amato, servito, annunciato, fatto vivere nel cuore di tutte le genti!

Veramente un esempio di fede senza limiti e barriere, di quella fede di cui abbiamo assolutamente bisogno anche oggi, di quella fede per cui Gesù Cristo non sia un lontano ricordo, un bell’esempio, e tante altre cose di questo genere ma sia il Signore del mondo e della vita, il nostro e mio Signore. E anche di più: egli sia la vita della mia vita! Il testo più famoso è nel capitolo 2 della lettera ai Galati: “[19] In realtà mediante la Legge io sono morto alla Legge, affinché io viva per Dio. Sono stato crocifisso con Cristo, [20] e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me”.

Questo è Paolo nel suo intimo cuore, colui del quale la Chiesa celebra con gioia la conversione sulla via di Damasco, raccontata con toni così forti in Atti 9 (rileggiamolo questo capitolo!).