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13 Febbraio 2025
179 – 13 Febbraio 2025 –
Miele: Compassione..
Giovedì il “Miele dalla roccia della Parola” è diventato un fiume, dolce fiume di vita che sgorga direttamente dal cuore di Gesù Signore. Invece che una o due frasi offerte alla conoscenza e all'”assimilazione” nostra della Parola, la roccia forte del Signore ha fatto sgorgare una serie di parole raccolte attorno ad un tema, ad una parola sola: “compassione”.
Biblicamente la compassione ha a che fare con le viscere, la realtà fisica interiore che si “commuove”, che “ti prende dentro”, che (come si dice oggi tra innamorati) “ti fa sentire le farfalle nello stomaco”..
Nel greco del Nuovo Testamento è protagonista una parola da cui deriva il verbo: “splanchnòs”, le viscere appunto dove “ti prende” una emozione fortissima dinanzi a una persona o a un fatto.
E Gesù si è fatto uno di noi proprio per “lasciarsi prendere” dalla compassione. E abbiamo osservato una cosa importante: la compassione prima di essere qualcosa che avviene fuori della persona avviene dentro; succede qualcosa per cui la persona è praticamente costretta a reagire nella direzione dell’accogliere l’altro (o il fatto ch suscita compassione) dentro di te. Per cui l’azione è naturale conseguenza di quanto già vive dentro, già ha modificato il cuore, di Gesù in questo caso.
Ecco alcune frasi del Vangelo in questa direzione:
[Mt 9,36-compassione delle folle]: Vedendo le folle, ne sentì compassione perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore.
[Mt 14,14-compassione che si fa guarigione]: Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
[Mt 15,32-Mc 8,2-dono del pane]: Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino».
[Mt 20,34-con i due ciechi]: Gesù ebbe compassione, toccò loro gli occhi ed essi all’istante ricuperarono la vista e lo seguirono.
[Mc 1,41-al lebbroso]: Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!».
[Mc 6,34-compassione che si fa parola]: Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
[Lc 7,13-con la vedova di Nain]: Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!».
Ed è interessante notare che Gesù non prova solo compassione ma ne parla anche e le storie che racconta sono intrise di compassione: nuovi fatti meravigliosi sono procurati dalla compassione (un solo esempio: il padre della parabola prova compassione, il fratello maggiore no:
[Mt 18,27: Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Lc 10,33: Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione.
Lc 10,37: Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».
Lc 15,20: Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
E infine possiamo elencare alcuni altri passi che parlano di compassione da parte di Dio e da parte nostra: bella la comunità in cui sono vivi sentimenti di compassione gli uni gli altri!
[Fl 2,1 – Paolo alla comunità di Filippi]: Se dunque c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione,
[Eb 5,2-il Sommo Sacerdote]: Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore, essendo anche lui rivestito di debolezza.
[Gc 5,11-il Signore]: Ecco, noi chiamiamo beati quelli che sono stati pazienti. Avete udito parlare della pazienza di Giobbe e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è ricco di misericordia e di compassione.
Dunque il “con-patire”, il provare le stesse cose di chi ci sta davanti è costitutivo per l’essere cristiano, ed è il vero culto a Dio in Cristo per la potenza del suo Spirito di amore. Questa è la comunità “sinodale” dei cristiani: gente “compassionevole” in ogni momento e verso chiunque, quindi accogliente, disposta al perdono, disposta ad aiutare con la parola ma anche con i propri beni..