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2 gennaio 2023
083.Zc (45) – Zaccaria (1)
Testo (Capitoli del libro)
1,1-8,23 – PRIMA PARTE
1,1-6 – Esortazione alla conversione
1,7-17 – Prima visione: i cavalieri
2,1-4 – Seconda visione: corna e operai
2,5-9 – Terza visione: il misuratore
2,10-17 – Due appelli agli esiliati
3,1-7 – Quarta visione: le vesti di Giosuè
3,8-10 – La venuta del “germoglio”
4,1-5 – Quinta visione: il candelabro e gli olivi
4,6-14 – Tre parole per Zorobabele
5,1-4 – Sesta visione: il libro che vola
5,5-11 – Settima visione: la donna nell’efa
6,1-8 – Ottava visione: i carri
6,9-15 – La corona ex-voto
7,1-3 – Domanda sul digiuno
7,4-14 – Ritorno sul passato nazionale
8,1-17 – Prospettive di salvezza messianica
8,18-19 – Risposta alla domanda del digiuno
8,20-23 – Prospettive di salvezza messianica
9,2-14,21 – SECONDA PARTE
9,2-8 – La nuova terra
9,9-10 – Il messia
9,11-17 – Il ristabilimento di Israele
10,1-2 – Essere fedeli al Signore
10,3-11,3 – Liberazione e ritorno in Israele
11,4-17 – I due pastori
12,1-13,6 – Liberazione e rinnovamento di Gerusalemme
13,7-9 – Personificazione della spada: il nuovo popolo
14,1-21 – Il combattimento escatologico: splendore di Gerusalemme
Preparazione
Sintesi per comunicare (Sito)
Zaccaria (Jahve si ricorda), figlio di Iddo, è un personaggio misterioso come il suo libro, datato, almeno nella sua prima parte, nell’anno 520 a.C. Siamo a Gerusalemme, i primi tempi dopo l’esilio, si sta ricostruendo la città e il Tempio. E’ l’anno anche del profeta Aggeo. Ambedue questi profeti annunciano la parola di Jahvè ad un popolo smarrito e senza forze, e ai suoi capi, Zorobabele e il sacerdote Giosuè figlio di Jozedek. La richiesta è precisa e così anche la promessa: ricostruite il Tempo, onorate il mio Nome con il vostro culto e io vi darò benedizioni su benedizioni. Così dice Jahvè e il popolo si mette all’opera, anche se Zorobabele, che è stato nel tempo del ritorno il capo carismatico, della stirpe di Davide, destinato ad un potere regale, in realtà si defila quasi subito e solo Giosuè continua ad impegnarsi e per questo ad essere benedetto.
Il libro del profeta Zaccaria si divide in due parti molto nette: 1-8; 9-14, scritte in tempi molto diversi, con stile e intenti diversi..
La prima parte, di cui ci occupiamo in questa puntata della Scuola della Parola, è occupato, quasi per intero dal otto visioni che Dio invia al profeta per comunicargli in linguaggio simbolico la sua forza e il suo invito a riprendersi dopo l’esilio: cavalieri, corna e fabbri, il filo a piombo, le vesti di Giosuè strappate da satana ma poi rinnovate, il candelabro con gli ulivi, libro che vola, la donna nell’efa (anfora), i carri. Queste visioni, così difficili da decifrare, sono diventate un punto di riferimento per tanta letteratura apocalittica successiva, da Daniele all’Apocalisse. Dio è signore della storia e salvatore di Israele. Attraverso il profeta egli dà al suo popolo la garanzia del futuro. L’inno di 2,14-17 e i testi sul “Germoglio”, il Messia, innalzano la speranza a livelli altissimi..