Lectio del 15.6.23

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107 – Lectio su Eb 5,1-4

 

Testo

 

Eb 5 1   Πᾶς γὰρ ἀρχιερεὺς ἐξ ἀνθρώπων λαμβανόμενος ὑπὲρ ἀνθρώπων καθίσταται τὰ πρὸς τὸν θεόν, ἵνα προσφέρῃ δῶρά τε καὶ θυσίας ὑπὲρ ἁμαρτιῶν,

[1] Ogni sommo sacerdote, infatti, è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati.

 

2  μετριοπαθεῖν δυνάμενος τοῖς ἀγνοοῦσιν καὶ πλανωμένοις, ἐπεὶ καὶ αὐτὸς περίκειται ἀσθένειαν

[2] Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore, essendo anche lui rivestito di debolezza.

 

3  καὶ δι᾽ αὐτὴν ὀφείλει, καθὼς περὶ τοῦ λαοῦ, οὕτως καὶ περὶ αὐτοῦ προσφέρειν περὶ ἁμαρτιῶν.

[3] A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo.

 

4  καὶ οὐχ ἑαυτῷ τις λαμβάνει τὴν τιμὴν ἀλλὰ καλούμενος ὑπὸ τοῦ θεοῦ καθώσπερ καὶ Ἀαρών.

[4] Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne.

 

Sintesi per comunicare (Sito)

Terminata la sezione dedicata all’ascolto di Dio in Gesù Cristo, vero profeta e maestro definitivo del popolo di Dio, nuovo Mosè, Apollo passa a trattare quello che è considerato il “cuore” della lettera agli Ebrei: il sacerdozio ebraico ma soprattutto il sacerdozio di Gesù Cristo, nuovo, sommo e definitivo sacerdote della nuova Alleanza. I versetti che sono stati messi a fuoco nella lectio di giovedì, 5,1-4 prima di trattare direttamente di Gesù e del suo sacerdozio, presentano in pochi tratti il sacerdozio levitico, il sacerdozio voluto da Dio nel suo popolo e scelto da Dio. Nessuno- dice il testo – può arrogarsi questo onore se Dio non glielo ha conferito. E secondo la Parola di Dio dell’Antico Testamento (soprattutto Levitico e Numeri) tribù sacerdotale è la tribù di Levi, per sempre. E in essa la famiglia di Aronne è quella più specificatamente dedicata al servizio di Dio nel suo tempio ed ad avere sommi sacerdoti, cioè i capi dei sacerdoti. Il sacerdozio è dono di Dio, conferito ad Aronne e ai suoi dicendenti e dunque un sacerdozio su base familiare e tribale di discendenza: figli di Levi, figli di Aronne. Ma chi è il sacerdote per gli Ebrei e anche per tutti i popolo antichi e moderni di questo mondo? Il sacerdote è per antonomasia il mediatore tra Dio e gli uomini. Come dice la Lettera ” costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati”: il sacerdote è l’uomo della religione e del culto: porta le offerte e preghiere degli uomini al cospetto di Dio, soprattutto sotto la forma di animali da offrire in sacrificio, e trasmette ai fedeli la benedizione e il perdono di Dio. Per fare questo, il sacerdote è “costituito” in una condizione speciale, per cui solo Dio sarà la sua eredità. Egli sarà “sacro” come Dio, cioè separato dall’uso umano e profano, e sarà l’uomo del sacro e solo lui potrà “toccare” il sacro (chi tocca cose sacre o fa cose sacre senza mandato di Dio è trattato da peccatore e punito come Saul). Ma Apollo aggiunge qualcosa di importante: pur nella sua condizione particolare ogni sacerdote è anche uomo, pieno di debolezze e di peccati come gli altri uomini e dunque bisognoso anche lui di sacrifici per i suoi peccati. Il sacerdoe può essere comprensivo e misericordioso essendo uomo come tutti e quindi deve incontrare, lodare e servire Dio prima per se stesso e poi per gli altri. Da questa condizione dei sacerdoti passeremo poi, con Apollo, alla condizione unica e speciale di quel sacerdote grande dell’umanità che è Gesù Cristo.