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Lectio dal 8 e 12.4.24
Care amiche e amici, sorelle e fratelli (non so bene come connotarvi, tuttivoi – siete quasi 315!) cui invio ogni settimana i resoconti di questi nostri incontri, che in realtà facciamo con pochissime persone disposte a collegarsi con noi (max 6 per volta!). Ma poi le “bottiglie con messaggio” che lanciamo nel mare di Internet sembra che raggiungano ancora qualche altra mano e altri cuori. “Purché Cristo sia annunciato!” abbiamo imparato a dire con Paolo.
Ora in questa settimana abbiamo dedicato ambedue gli incontri a qualcosa di “pasquale” in particolare il brano di Lc 24,13-35, il cosiddetto racconto “dei discepoli di Emmaus”. Un brano conosciutissimo con una infinità di riflessioni collegate e di prospettive sulla nostra vita personale e comunitaria. Un modo particolarissimo del Risorto di farsi conoscere e riconoscere!
Per offrire a tutti qualcosa della ricchezza di questa pericope evangelica ho scelto due piccole strade, che proporremo come riassunto per tutti della nostra meditazione insieme:
1) Il testo evangelico con piccolissime indicazioni in appendice ai vari versetti del brano. Sono tutte cose conosciute, messe lì per aiutare ognuno di noi a riflettere, meditare, pregare e tradurre nella nostra vita ma splendida ricchezza di questo momento di risurrezione.
2) Lo stesso testo evangelico brevemente e semplicemente elaborato con quel metodo (come tra gli studiosi della Bibbia) che evidenza di “aperture-chiusure” di sotto-brani all’interno dello stesso brano, in modo da evidenziare meglio l’andamento del pensiero, ciò che sta prima, ciò che sta dopo e ciò che è più importante nella presentazione dell’evangelista.
Ecco dunque i due brani riportati per tutti voi:
- Testo con annotazioni brevi
[13] Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme,
[14] e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. (camminare e conversare)(Significativo il fatto che tutto si svolga in aperta campagna, come del resto la maggior parte delle azioni di Gesù: niente cose sacre, né luoghi, né gesti, né formule, né vesti..)
[15] Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. (dona la sua presenza e fa la strada insieme)
[16] Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. (in greco: i loro occhi non avevano la capacià..)
[17] Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste;
[18] uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». (Tu solo straniero: quanti di noi e quante volte siamo tentati di dire a Gesù: ma tu dov’eri?)
[19] Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo;
[20] come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso.
[21] Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute.
[22] Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba
[23] e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo.
[24] Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
[25] Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! (Stolti-anòetoi-senza nous, senza intelligenza delle cose; tardi di cuore: vi manca il cervello, vi manca il coinvolgimento)(n.b. Quando occorre Gesù sferza chi gli sta davanti!)
[26] Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?».(“bisognava”, 18 volte nel Vangelo, il “bisogna” di Dio che è il suo progetto stabilito sul Figlio e su noi)
[27] E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. (La partenza sempre dalle Scritture. Quanti cristiani e quante volte al giorno partono dalle Scritture, che ora non sono solo Mosè e i profeti ma anche tutte le Scritture del Nuovo testamento?)
[28] Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. (non vuol condizionare nessuno!)
[29] Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. (Signore Gesù, entra per rimanere perché nel mondo si fa sempre velocemente sera)
[30] Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. (Che benedizione avrà detto?)
[31] Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. (Si “aprono” gli occhi, si chiude la Presenza, rimane la Presenza vera)
[32] Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». (Sentiamo in noi ardere il nostro cuore all’ascolto e alla meditazione accogliente, orante e adorante della sua Parola?)
[33] Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro,
[34] i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!».
[35] Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane. (condivisione in comunità!)
- Testo disposto secondo una stuttura a “inclusioni” in cui ad ogni cosa ne corrisponde un’altra (eccetto l’affermazione centrale). Per comprendere questa cosa basta confrontare il brano di “apertura” e quello di “chiusura” segnati con la stessa lettera (tipo A-A1, B-B1 ecc..)
Se qualcuno ha dei dubbi o delle domanda da fare, mi telefoni pure!
A – Due discepoli partono da Gerusalemme verso Emmaus
[13] Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante
circa undici chilometri da Gerusalemme
B – Gesù si unisce a loro ma non lo riconoscono
[14] e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto.
[15] Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro.
[16] Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.
C – La domanda di Gesù e la loro delusione
[17] Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si
fermarono, col volto triste;
[18] uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è
accaduto in questi giorni?».
[19] Domandò loro: «Che cosa?». (n.b. uno ha nome, uno no: i commentatori ci dicono: sei tu quel
discepolo!)
Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti
a Dio e a tutto il popolo;
[20] come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo
hanno crocifisso.
[21] Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni
da quando queste cose sono accadute.
D – Le donne sono andate al sepolcro ma non hanno trovato il suo corpo
[22] Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba
[23] e, non avendo trovato il suo corpo,
E – gli angeli: egli è vivo
sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo.
D-1 Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro ma lui non lo hanno visto
[24] Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui
non l’hanno visto».
C-1 le parole del viandante, sul senso i quella storia
[25] Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti!
[26] Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?».
[27] E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
B-1 Il viandante si unisce a loro nella casa e alla mensa. Lo riconoscono
[28] Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano.
[29] Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro.
[30] Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.
[31] Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista.
A-1 Il ritorno a Gerusalemme ad annunciare quello che hanno vissuto
[32] Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
[33] Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro,
[34] i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!».
[35] Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Al centro del racconto, come di tutto l’annuncio pasquale c’è la proclamazione: “Cristo è il Vivente!2
E per finire uno dei testi più cari e importanti sul Cristo “Vivente”,
dal libro dell’Apocalisse
————[Ap 1, 17] Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: «Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo,
——————-[18] e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi.