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6 Maggio 2024

137. Lunedì 6 maggio 2024
63. Tt – Lettera a Tito (1)

 

Struttura della lettera

 

1,1-9 – I. INDIRIZZO E SALUTO. ORGANIZZAZIONE DEI PRESBITERI

1,1-4 – Indirizzo e saluto

1,5-9 – Organizzazione dei presbiteri

1,10-16. II. LOTTA CONTRO I FALSI DOTTORI

1,10-16 – Lotta contro i falsi dottori

2,1-3,11 – III. TITO E LA SUA COMUNITA’

2,1-10 – Doveri particolari di Tito capo di comunità: uomini, donne, giovani, schiavi..

2,11-15 – Fondamento dogmatico di queste esigenze: E’ apparsa la grazia di Dio

3,1-7 – Doveri generali dei fedeli: obbedienza alle autorità. Siamo stati rigenerati

3,8-11 – Consigli particolari a Tito: evita questioni sciocche

3,12-15 – IV. RACCOMANDAZIONI E SALUTI

 3,12-15 – Raccomandazioni pratiche: vieni a Nicopoli. Saluti e augurio finale

 

Lettera di Paolo al discepolo Tito, la terza delle “lettere pastorali”. L’Apostolo scrive a Tito che è a Creta e lo invita ad andare a Nicopoli, nell’attuale Albania. Lunedì abbiamo ascoltato e meditato solo l’indirizzo e il saluto iniziale perché molto denso e molto bello, nel solito procedere dello stile di Paolo che parte dai rapporti quotidiani per salire su, fino al nostro Dio e al senso alto e profondo della nostra esistenza in Cristo (abbiamo ricordato ad esempio il prologo e la chiusa della lettera ai Romani). Trascriviamo questi quattro versetti:

[1] Paolo, servo di Dio e apostolo di Gesù Cristo per portare alla fede quelli che Dio ha scelto e per far conoscere la verità, che è conforme a un’autentica religiosità,

[2] nella speranza della vita eterna – promessa fin dai secoli eterni da Dio, il quale non mente,

[3] e manifestata al tempo stabilito nella sua parola mediante la predicazione, a me affidata per ordine di Dio, nostro salvatore –,

[4] a Tito, mio vero figlio nella medesima fede: grazia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù, nostro salvatore”.

Abbiamo sottolineato alcuni passaggi significativi:

1) Paolo a disposizione di Dio (servo), inviato a portare la fede in Gesù (apostolo)

2) Fede per coloro che Dio ha scelto (tutti? non tutti? Ricordiamo 2Ts 3,2: Non di tutti è la fede

3) Bel parallelo tra fede, verità, religiosità, speranza, vita eterna: Paolo inviato ad attirare alla fede in Cristo che è Verità di Dio e dell’uomo, verità che è autentica religiosità, non come la religione pagana e tutte le altre e che tende con la speranza verso la vita eterna promessa da Dio

4) La promessa di Dio viene dai secoli eterni ed è per tutti i secoli: Dio non è nel tempo, dunque questo è un modo per dire “sempre”, anche se la nostra mente si perde dove non ci sono confini

5) Dio non mente: la fede riposa sull’autocertificazione di Dio in Cristo

6) fede, speranza ed eternità, religione vera manifestate al tempo stabilito nella Parola, portata da Cristo e dalla Chiesa, affidata a Paolo: sulla base di questa parola, Paolo invita alla fede e coinvolge in un cammino verso la vita eterna

7) Quella fede in Cristo che è anche nel cuore di Tito, dichiarato “vero figlio nella medesima fede”, una condivisione che va oltre il semplice legame umano

8) Padre e Figlio dichiarati ambedue “salvatori”: ci tirano fuori da un mondo oscuro ed empio, senza speranza e tendente solo alla morte (da Tt 2,11ss in particolare)

Leggiamo e rileggiamolo, questo esordio della lettera a Tito, fino a che i suoi passaggi non ci diventano familiari e vengono ad “abitare” il nostro cuore, perché ogni pensiero, ogni desiderio, ogni volontà siano indirizzati ad essere con Dio e di Dio in Cristo per la potenza dello Spirito Santo!