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Lectio del 28.11.24

 

170 – 28 Novembre 2024 –
Miele: Lc 11,23 e Lc 9,50

 

In questo incontro di Lectio (nel formato che abbiamo chiamato “Miele dalla Parola”) alla luce della festa (e della realtà!) di Gesù Re dell’universo, abbiamo pesentato e meditato insieme due frasi evangeliche, dal Vangelo di Luca, ma presenti anche in Marco e Matteo.

Ancora una volta la vita per noi cedenti in Cristo ruota tutta attorno a lui, anche la vita di chi non è consapevole di questo. E abbiamo dunque una parola formulata in modo di negazione:

 

[Lc 11,23] Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.

(Vedi anche Mt 12,30)

e poi l’altra frase:

[Lc 9,49-50] Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi».

[50] Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi»

(Vedi anche Mc 9,40)

 

Da una parte dunque, passare la vita a rifiutare il Cristo, unica nostra via di salvezza e verità è qualcosa di terribile. Un po’ come è successo agli Ebrei: per secoli sono vissuti e hanno ricevuto rivelazioni di Dio in vista del Messia e quando è giunto non l’hanno saputo riconoscere e accogliere!

Ma Gesù è chiaro: non si ammette una situazione “mediana”: o siamo con lui e contro di lui. E se siamo contro, è contro di noi anche il mondo, la storia e la natura: non si raccoglie più, ma si disperde. Come è urgente annunciare e far conoscere e soprattutto proporre di amare a tutti, a tutto il mondo Dio in Cristo! Egli è il Vivente, mentre noi siamo polvere ed erba secca tra le tegole dei tetti!

Dall’altra parte invece abbiamo una frase consolante e che rianima la speranza: “chi non è contro di voi, è per voi”. Dunque tutti coloro che a questo mondo non sono per principio contro il Cristo e fanno del bene secondo coscienza, la nostra Chiesa ci insegna, come dice Gesù allo scriba intelligente: “Non sei lontano dal regno di Dio” (Mc 12,34). E’ la situazione di cui parlava il grande teologo Karl Rahner già al tempo del Concilio: “Il mondo è pieno di ‘cristiani anonimi'”, gente che è secondo il desiderio di Gesù, anche se non lo conosce espressamente e non aderisce a lui con la fede. Il bene esiste dunque anche fuori dei confini della comunità credente (dal gruppo dei discepoli), eppure esso non va impedito mai. E anzi da esso va preso spunto per arrivare a possedere la pienezza consapevole della partecipazione al Regno nella comunità d Gesù. Notiamo che in questa seconda frase il rapporto è con il “noi” e il “voi”, con la comunità e non con Gesù.

Nel “mondo molecolare” di Gesù, dove ogni affermazione e realtà ha una sua vita, collegate alle altre e insieme indipendente e diversa, a seconda delle situazioni che viviamo o che incontriamo possiamo appoggiarci di più all’una o all’altra visione, ambedue vere: non essere con Gesù equivale a non essere, ma anche non essere contro Gesù equivale in qualche modo a vivere con lui e per lui!