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30 Dicembre 2024

163. Lunedì 30 Dicembre 2024
73 – Ap – Apocalisse (7) –
Cap. 6. Sei sigilli e la storia

 

Lunedì abbiamo accolto e meditato il capitolo 6 dell’Apocalisse, quello nel quale l’Agnello spezza sei sigilli che tenevano chiuso e impenetrabile il libro della storia e ne rende conoscibile il contenuto a tutti noi.

In linea con i sei giorni della creazione (nella Genesi) e con il numero 6, il numero della terra nel suo insieme, i primi sei sigilli sono rivelazione di come è andata, va e andrà la storia del mondo.

In realtà la struttura di questa rivelazione ha un andamento di 4+2, perché anche 4 è un numero della terra, come sappiamo e abbiamo già detto. Il 2 è poi la dualità Dio-mondo che qui diventa la presentazione degli eletti perseguitati in tutta la storia e di Dio che salva e salverà, soprattutto negli ultimi tempi (lotta escatologica – finale – e vittoria totale di Dio in cristo dal capitolo 8 al 22).

In questo capitolo per parlare dello svolgersi della storia, il cui senso e le cui vicende sono scritte nel libro di Dio e rese pubbliche dall’Agnello immolato, Giovanni usa un’altra associazione del numero 4: i quattro misteriosi cavalieri-cavalli di Zc 1,8 e poi di nuovo in 6,1-8. Essi percorrono la terra nelle sue 4 direzioni. Secondo una interpretazione sono gli imperi che si sono susseguiti a dominare i popoli in ogni direzione. I cavalli nella loro corsa sono la storia che cammina. I 4 imperi sono rappresentati anche nella statua di Nabucodonosor in Dn 2 (babilonese, persiano, macedone-greco, romano).

Nella presentazione e interpretazione di Giovanni tutto è unificato pieno di significato:

– i quattro cavalli sono lanciati dai quattro esseri viventi verso le quattro parti della terra: sono simbolo della vita sulla terra, della vita e della morte, e dei poteri che si sono succeduti su di essa

– I quattro colori abbinati sono spiegati dalle parole di Giovanni che accompagnano ogni cavallo:  bianco (la storia era partita bene dalla creazione di Dio e sarà recuperata dal cavallo bianco del Verbo di Dio nel capitolo 19); rosso (la violenza sulla terra, terribile immagine di chi “si sgozza a vicenda”); nero (carestia, spesso conseguenza di guerre e distruzioni, il costo del cibo necessario va alle stelle); verde (la morte con il colore dei corpi in decomposizioni, destino della sopraffazione umana).

– secondo il progetto generale dell’Apocalisse (sofferenza dei giusti che sarà redenta dal loro Dio) ecco allora nel quinto sigillo la sorte di persecuzione che tutti gli eletti devono patire. Sono però affidati al Cristo, il primo morto per loro e risorto, e quindi sono sotto l’altare.

– il sesto sigillo propone la risposta globale di Dio: nella sesta età del mondo Dio redimerà i suoi eletti, distruggendo gli empi e salvando i credenti. La storia si compirà in questo modo e Giovanni presenterà questo cammino di morte e redenzione dal capitolo 8 alla fine del libro. E’ l’annuncio del grande “Giorno di Jahvè” annunciato nell’Antico Testamento e in particolare nel profeta Sf 1,14-18:

[14] È vicino il grande giorno del Signore, è vicino e avanza a grandi passi. Una voce: «Amaro è il giorno del Signore!». Anche un prode lo grida.

[15] Giorno d’ira quel giorno, giorno di angoscia e di afflizione, giorno di rovina e di sterminio, giorno di tenebra e di oscurità, e giorno di nube e di caligine,

[16] giorno di suono di corno e di grido di guerra sulle città fortificate e sulle torri elevate.

[17] Metterò gli uomini in angoscia e cammineranno come ciechi, perché hanno peccato contro il Signore; il loro sangue sarà sparso come polvere e la loro carne come escrementi.

[18] Neppure il loro argento, neppure il loro oro potranno salvarli. Nel giorno dell’ira del Signore e al fuoco della sua gelosia tutta la terra sarà consumata, poiché farà improvvisa distruzione di tutti gli abitanti della terra”.