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3 Febbraio 2025
167. Lunedì 3 Febbraio 2025
73 – Ap – Apocalisse (11) –
Cap. 9,13-10,11 – 6a Tromba e Libro
Nel giorno dedicato alla memoria di san Biagio, abbiamo accolto e meditato la seconda parte del capitolo 9 e poi il capitolo 10 dell’Apocalisse.
Il capitolo 9 ci presenta la sesta tromba, la sesta età del mondo, in parallelo con il sesto sigillo: viene presentato in sintesi l’intervento salvatore di Dio alla testa del suo esercito. Siamo nel parallelo con l’uscita di Israele dall’Egitto, Israele esercito di Dio, qui letto con una simbologia che deve incutere terrore dinanzi all’incedere di Dio e del suo popolo.
Purtroppo l’umanità dei non credenti, nonostante la morte di tanta gente, continua ad onorare gli dèi falsi del paganesimo (ricordiamo l’Egitto grande patria del politeismo idolatrico, animali fatti divinità).
E poi ecco il capitolo 10 dove subito dopo, tramite un altro angelo Dio interviene a offrire un libro che conterrà tutte le sue gesta nel cammino di liberazione definitiva del suo popolo. I tratti di questo angelo che porta questo misterioso “libro dell’alleanza” ha delle caratteristiche che lo avvicinano all’angelo di Dio (che era la presenza di Dio stesso!) che guidò il suo popolo dall’Egitto, al Mar Rosso e poi al monte dell’alleanza, l’Oreb. Fuoco e nube (con l’arcobaleno) sono di fatto le caratteristiche del misterioso angelo che conduce Israele fino al Sinai. Abita una nube, oscura per gli Egiziani, luminosa per il popolo di Dio.
Ormai si annuncia a piena voce il “mistero di Dio”, che sarà fatto conoscere mediante la voce di Dio stesso (sul Sinai?), come era stato rivelato ai profeti in una lunga storia di preparazione.
E l’Oreb non può non essere collegato al libro della legge di Dio che l’angelo dà a Giovanni, e glielo fa mangiare, perché quelle parole diventino carne della sua carne (come già in Ez 3) e si facciano sue parole agli uomini di tutto il mondo.
Il libro inghiottito sarà spesso sia gioia e miele per chi obbedirà, che fiele e dolore per chi ancora si ribellerà a Dio E il profeta riceve un ordine perentorio: “Devi profetizzare ancora su molti popoli, nazioni, lingue e re” (Ap 10,11). Il cammino non è finito e ora entra nella fase più stringente. Attraverso simboli e parole profetiche oscure si ripercorre la vicinanza di Dio a Israele nell’Antico Testamento e la presenza sconvolgente e misteriosa del Figlio di Dio.