Lectio del 8.12.22

Vai al video riassuntivo su You Tube

Testo:

 12  Ὥστε, ἀγαπητοί μου, καθὼς πάντοτε ὑπηκούσατε, μὴ ὡς ἐν τῇ παρουσίᾳ μου μόνον ἀλλὰ νῦν πολλῷ μᾶλλον ἐν τῇ ἀπουσίᾳ μου, μετὰ φόβου καὶ τρόμου τὴν ἑαυτῶν σωτηρίαν κατεργάζεσθε·

13  θεὸς γάρ ἐστιν ὁ ἐνεργῶν ἐν ὑμῖν καὶ τὸ θέλειν καὶ τὸ ἐνεργεῖν ὑπὲρ τῆς εὐδοκίας.

14  Πάντα ποιεῖτε χωρὶς γογγυσμῶν καὶ διαλογισμῶν,

15  ἵνα γένησθε ἄμεμπτοι καὶ ἀκέραιοι, τέκνα θεοῦ ἄμωμα μέσον γενεᾶς σκολιᾶς καὶ διεστραμμένης, ἐν οἷς φαίνεσθε ὡς φωστῆρες ἐν κόσμῳ,

16  λόγον ζωῆς ἐπέχοντες, εἰς καύχημα ἐμοὶ εἰς ἡμέραν Χριστοῦ, ὅτι οὐκ εἰς κενὸν ἔδραμον οὐδὲ εἰς κενὸν ἐκοπίασα.

17  Ἀλλὰ εἰ καὶ σπένδομαι ἐπὶ τῇ θυσίᾳ καὶ λειτουργίᾳ τῆς πίστεως ὑμῶν, χαίρω καὶ συγχαίρω πᾶσιν ὑμῖν·

18  τὸ δὲ αὐτὸ καὶ ὑμεῖς χαίρετε καὶ συγχαίρετέ μοι.

 

[12] Quindi, miei cari, voi che siete stati sempre obbedienti, non solo quando ero presente ma molto più ora che sono lontano, dedicatevi alla vostra salvezza con rispetto e timore.

[13] È Dio infatti che suscita in voi il volere e l’operare secondo il suo disegno d’amore.

[14] Fate tutto senza mormorare e senza esitare,

[15] per essere irreprensibili e puri, figli di Dio innocenti in mezzo a una generazione malvagia e perversa. In mezzo a loro voi risplendete come astri nel mondo,

[16] tenendo salda la parola di vita. Così nel giorno di Cristo io potrò vantarmi di non aver corso invano, né invano aver faticato.

[17] Ma, anche se io devo essere versato sul sacrificio e sull’offerta della vostra fede, sono contento e ne godo con tutti voi.

[18] Allo stesso modo anche voi godetene e rallegratevi con me.

 

Sintesi per comunicare (Broadcasts su WhatsApp, EMail, Sito..)

Giovedì ci siamo concentrati ad accogliere la lettera ai Filippesi 2,12-18. Paolo approfondisce sempre di nuovo quello che la fede in Gesù comporta per il nostro essere cristiani e soprattutto per il nostro essere sua comunità. La prima attività di questa comunità, dice Paolo, è “dedicarsi” alla salvezza, cioè organizzare la vita in modo che l’obbedienza a Gesù sia il nostro primo impegno e il primo desiderio. Paolo aggiunge “con rispetto e timore” (versioni precedenti dicevano “con timore e tremore”: parole più vicine al greco: phòbos e tròmos). Un impegno che come sempre ha consapevolezza della sua decisiva importanza, per l’oggi e per l’eternità, fino al “giorno di Cristo”. L’impegno primo sia “tenere salda la Parola della vita”: essere consapevoli che abbiamo nelle mani, nelle orecchie e nel cuore, Parola e Parole di Dio, che ci rivelano Lui e anche noi stessi a noi stessi. I cristiani insieme dunque siano aggrappati alla Parol. E così Paolo sa che potrà sempre vantarsi dei suoi cristiani, assente o presente che sia. Ci sono due aggiunte interessanti: sentirsi figli di Dio in mezzo ad un mondo difficile e spesso pieno di iniquità; e poi riuscire ad avere la comunità come luogo di gioia, dove la corsa insieme è per un perché, ha un significato, non è un vivere senza direzione e senza motivazione come spesso succede a tanta gente in mezzo alla quale viviamo. Per questo Paolo non si tira indietro se deve fare come da “catalizzatore” della nostra fede, colui il cui impegno e la cui sofferenza sono come l’acqua e il sangue versati sulle offerte bruciate in onore di Dio nel tempio.