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095 – Lectio su Fl 4,19-23
Lectio 23.2.23
Testo:
19 ὁ δὲ θεός μου πληρώσει πᾶσαν χρείαν ὑμῶν κατὰ τὸ πλοῦτος αὐτοῦ ἐν δόξῃ ἐν Χριστῷ Ἰησοῦ.
[19] Il mio Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza, in Cristo Gesù.
20 τῷ δὲ θεῷ καὶ πατρὶ ἡμῶν ἡ δόξα εἰς τοὺς αἰῶνας τῶν αἰώνων, ἀμήν.
[20] Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.
21 Ἀσπάσασθε πάντα ἅγιον ἐν Χριστῷ Ἰησοῦ. ἀσπάζονται ὑμᾶς οἱ σὺν ἐμοὶ ἀδελφοί.
[21] Salutate ciascuno dei santi in Cristo Gesù. Vi salutano i fratelli che sono con me.
22 ἀσπάζονται ὑμᾶς πάντες οἱ ἅγιοι, μάλιστα δὲ οἱ ἐκ τῆς Καίσαρος οἰκίας.
[22] Vi salutano tutti i santi, soprattutto quelli della casa di Cesare.
23 Ἡ χάρις τοῦ κυρίου Ἰησοῦ Χριστοῦ μετὰ τοῦ πνεύματος ὑμῶν.
[23] La grazia del Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito.
Sintesi per comunicare (Sito..)
Siamo alla chiusura della lettera di Paolo ai Filippesi: ultimi saluti e preghiere di augurio: si riversi su quella comunità la ricchezza (plutos) della gloria (doxa) del Padre e del Figlio. Dio è ricco, infinitamente. Il suo splendore eterno, la sua gloria, è la pienezza di ogni bene. E gratuitamente tutto ci dona nella gratuità di Cristo Gesù. Quindi la comunità non abbia timore: ad ogni bisogno verrà incontro il Padre con il Figlio e lo Spirito.
Poi i saluti: Dai “santi” e a tutti i “santi” come è uso nelle prime comunità: santi per vocazione come ci dice la Prima Lettera di Pietro, santi per appartenenza al Santo, santi in quanto figli nel Figlio, santi chiamati a vivere sin d’ora nel cuore di Dio in vista di una comunione senza fine..
Una piccola nota storia, che tante ricerche ha suscitato tra gli studiosi finora: la “casa di Cesare” di cui si parla cosa è di preciso? Sembra che si tratta di “pretorio” di cui ha parlato all’inizio, cioè di quel palazzo dove ha stanza il corpo della guardia scelta dell’Imperatore, i pretoriani appunto, e dove con ogni probabilità Paolo era rinchiuso, essendo egli non una persona comune, ma un cittadino romano. Beh, anche lì ci sono già fratelli che hanno accolto Cristo nella loro vita!
L’augurio di Paolo è pieno: la vita gratuitamente donata dal Padre per mezzo di Gesù Cristo nello Spirito Santo (in greco “chàris”) scenda sulla comunità, ma più precisamente sul cuore e lo spirito, sul mondo interiore di ogni membro della comunità di Filippi.