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Lectio del 18.7.24

157 – 18 Luglio 2024 –
Miele: 1Co 8,7

 

Giovedì abbiamo voluto affidare in qualche modo al Signore con quale miele nutrirci. Un nostro fratello presente ha aperto a caso il Nuovo Testamento e il suo dito si è fermato su questa piccola ma “pesante” frase di san Paolo. Egli sta parlando della problematica che per i Corinzi era costituita dalla carne offerta agli idoli e poi venduta a minor prezzo sul mercato. Non c’è problema: Cristo ci ha liberati da ogni vincolo con cose false e inutili, come gli idoli e il loro culto. Ma l’Apostolo sa tener presente tutta la comunità e le diverse coscienze che la abitano e quindi accanto alla libertà cristiana propone un rispetto infinito per la coscienza dei fratelli più deboli che credono che se uno mangia carne offerta agli idoli entra in comunione con essi e in definitiva con i demoni..

Lungo la storia le culture diverse hanno dato soluzioni e letture diverse di questo fenomeno e cioè che non tutti capiscono tutto e moltissimi hanno una soglia di comprensione veramente bassa. Per molte culture, in particolare quella greca, gli uomini possono essere “ilici” (dediti solo alla materia), “psichici” (dotati di una ragione sviluppata per le cose della vita e dediti a vivere secondo la loro sensibilità) e poi ci sono gli “pneumatici” nei quali è presente nella ragione la “scintilla divina” propria del mondo divino..

Ora il Cristianesimo ha fatto un’altra scelta: qualunque sia il livello di sviluppo della mente e della personalità umana di ognuno noi siamo tutti stati creati da Dio, amati in Cristo e possiamo avere in dono lo Spirito. Eppure è un fatto che (la frase di oggi)

 

[8,7] Ma non tutti hanno la conoscenza;

(Ἀλλ’ οὐκ ἐν πᾶσιν ἡ γνῶσις)

 

Quella “gnosi”, conoscenza, che ci rende superiore agli esseri subumani, quella capacità di saper cogliere i veri valori nelle cose, saper essere liberi e responsabili, razionali e anche artisti e poeti, non è certamente presente nella stessa misura e intensità in tutti.

Nella comunità degli uguali (da parte dell’amore e della redenzione di Cristo) ci sono tanti diseguali a livelli diversi!

La reazione di Paolo, in questo capitolo di 1Corinzi e appassionata, come sempre, e netta: per me non conta niente l’idolo e non c’è diversità tra i cibi, ma se un mio comportamento dovesse creare difficoltà e scandalo in un fratello per il quale Cristo è morto “non mangerò più carne in eterno”.

Di fatto però, anche se a volte ci si sta più attenti,, ma la storia e la vita non vanno così. Pensate a tutti quelli che si sono scandalizzati di Gesù e dei santi. Ma Gesù ha ribaltato il problema “beato chi non si scandalizzerà di me”. Dunque ognuno di noi di fatto vive nella molecola di valori, di sentimenti, di convinzioni che si è costruito e si costruisce e poi cerchiamo di condividere e aiutarci ad aprirci a vicenda e camminare insieme verso il Regno. Se non tutti hanno la conoscenza, tutti sono da amare, rispettare e aiutare, ma anche sono da educare e far camminare perché sia la verità il vero punto di riferimento e il motore della nostra vita e non solo idee, pregiudizi e precomprensioni presenti un po’ in tutti. Ecco perché l’ascolto condiviso della Parola e l’obbedienza del cuore sono fondamentali per andare avanti!!