Lectio divina del 26.8.21

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Testo:

18 Οἱ οἰκέται ὑποτασσόμενοι ἐν παντὶ φόβῳ τοῖς δεσπόταις, οὐ μόνον τοῖς ἀγαθοῖς καὶ ἐπιεικέσιν ἀλλὰ καὶ τοῖς σκολιοῖς.

18 Domestici, state sottomessi con profondo rispetto ai vostri padroni, non solo a quelli buoni e miti, ma anche a quelli prepotenti.

 Analisi e riflessione (di preparazione)

18 Οἱ οἰκέται = voi servi (di casa), a continuo contatto con i vostri padroni

ὑποτασσόμενοι = è lo stesso verbo di cui sopra: sottomessi, cioè disponibili ad eseguire ogni ordine ragionevole

ἐν παντὶ φόβῳ = il “phobos” qui è il “timore reverenziale” di cui abbiamo già parlato, cioè il dispiacere di non far a volte men che bene. Dunque disposti a dare il massimo

τοῖς δεσπόταις, = il “despòtes” è il padrone che comanda ed esige, quello che tratta gli schiavi come era usanza di trattarli nel mondo greco-romano

οὐ μόνον τοῖς ἀγαθοῖς καὶ ἐπιεικέσιν = epieikès; non solo ai padroni buoni ed equilibrati

(cosa) conveniente, adattato, oppotuno, ragionevole, discreto, equo, giusto

(persone) a modo,abile,bravo,equo,moderato,modesto,mite

ἀλλὰ καὶ τοῖς σκολιοῖς. = skoliòs è “storto”, non diritto, deformato..

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Nell’amore di Gesù che “tutto move”

Giovedì abbiamo accolto la Parola scritta nella lettera prima di Pietro, arrivati ad un punto piuttosto “difficile” e per questo stimolante per la nostra coscienza cristiana. Siamo all’inizio della parte esortativa della lettera e l’autore parte dalla situazione più difficile e complicata, quella degli schiavi. Dice così al versetto 2,18: “Domestici, state sottomessi con profondo rispetto ai vostri padroni, non solo a quelli buoni e miti, ma anche a quelli prepotenti”. I “domestici” sono letteralmente gli schiavi che sono in casa, sempre a contatto con i padroni. E lo schiavo cristiano, come ogni altro credente in ogni situazione, fa del suo vivere una testimonianza di amore, di disponibilità e di servizio. Non importa chi c’è dall’altra parte, fosse anche un padrone prepotente (letteralmente skoliòs, storto, indurito, deformato come la scoliosi). Perché a guidare il cuore del credente è solo l’amore del Padre, nel Figlio, imbevuto di Spirito Santo. E’ lui che il credente ama e serve negli altri, chiunque altro, addirittura con “phobos”, cioè con il famoso timore “reverenziale” che non vuole mai fare meno che bene, il massimo..

Siamo sempre nelle mani del Padre con Gesù “Abbà, nelle tue mani affido la mia vita”.

Buona festa di sant’Agostino, oggi. Domani dalle 18 alle 19,30 sei invitato/a a casa mia per stare un po’ insieme a quest’anima innamorata di Dio, cioè Agostino nei suoi scritti..

Ricorda: lunedì e/o giovedì ore 21 meet.jit.si/VediamociConPrimo. Partecipiamo!