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Preparazione

A partire da questo incontro la “Scuola della Parola” del lunedì sera sarà divisa in due parti:
1) la parte espositiva in cui presenteremo il tema del giorno, come le altre volte.
2) Una seconda parte più “narrativa” ed “esistenziale” dove conosceremo tante “perle nascoste” della Bibbia, episodi, persone, affermazioni..

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Un po’ in ritardo una parola sull’incontro di lunedì scorso, lunedì dell’angelo e in preparazione all’incontro di oggi, giovedì, con lectio divina su 1Pt 1. Da lunedì ho deciso di sperimentare un diverso modo di organizzare l’incontro: metà apprendimento “tecnico” sulla Parola, la Bibbia e la parola degli uomini, e metà presentazione narrativa di qualcosa della Bibbia, ad esempio i personaggi.

Nella prima parte ho presentato la parola “ermeneutica” (da greco, “atto del tradurre”, interpretazione, trans-culturazione): a parte la parola poco conosciuta, la realtà da essa espressa è fondamentale, soprattutto nella visione del tempo e della storia lineare come abbiamo detto che appartiene alla Bibbia. I testi biblici sono stati vissuti ed espressi in culture ormai molto lontane dalla nostra. La storia non si giudica, si cerca di capire all’interno del suo momento e del suo mondo. L’ermeneuta cerca di conoscere profondamente quel mondo e cerca poi di tradurre nei nostri concetti, nelle nostre esperienze, quello che legge. Perché è nella storia e lungo la storia, storia di eventi e di persone, ed anche di pensieri e culture si snoda il cammino della rivelazione di Dio nella sua Parola e della comunicazione tra noi

Nella seconda parte, ho presentato il primo di una serie di personaggi minori della Bibbia, in genere poco conosciuti. La prima è Rode, la giovane ragazzina che, quando Pietro arriva dalla prigione, non riesce nemmeno ad aprirgli la porta per la gioia. E’ gioia pura:

[12] Dopo aver riflettuto, si recò alla casa di Maria, madre di Giovanni, detto Marco, dove molti erano riuniti e pregavano. [13] Appena ebbe bussato alla porta esterna, una serva di nome Rode si avvicinò per sentire chi era. [14] Riconosciuta la voce di Pietro, per la gioia non aprì la porta, ma corse ad annunciare che fuori c’era Pietro. [15] «Tu vaneggi!», le dissero. Ma ella insisteva che era proprio così. E quelli invece dicevano: «È l’angelo di Pietro». [16] Questi intanto continuava a bussare e, quando aprirono e lo videro, rimasero stupefatti. (Atti degli Apostoli 12,12-16).

Non è una meraviglia? E stasera, lectio su   meet.jit.si/VediamociConPrimo  ore 21.. Primo