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081.Ag (44) – Aggeo
Testo (Capitoli del libro)
1,1-15 – Prima parola: La ricostruzione del tempio
2,1-9 – Seconda parola: La gloria del tempio
2,10-14 – Consultazione dei sacerdoti
2,15-19 – Terza parola: Promessa di prosperità agricola
2,20-23 – Quarta parola: Promessa a Zorobabele
Preparazione
Sintesi per comunicare (Sito)
Parliamo del “piccolo” profeta Aggeo. Piccolo perché parliamo di appena due capitoli, ma importante perché ha segnato un momento importante della storia del popolo d’Israele. La sua parola profetica occupa un piccolo periodo preciso: dall’agosto al dicembre del 520 avanti Cristo. La situazione è difficile: il popolo è tornato dall’esilio di Babilonia sotto la guida di Zorobabele capo carismatico di discendenza davidica e del sacerdote Giosuè figlio di Iozedek. Ma il Tempio è ancora da ricostruire, non sono in molti a farsi coraggio per una impresa così faticosa. Ed ecco, ad aggravare la situazione, una forte siccità e una diminuzione sensibile del raccolto. In questo contesto per quattro volte il Signore rivolge la sua parola ad Aggeo e Aggeo la trasmette al popolo e ai suoi capi. E’ una parola di incoraggiamento ed esortazione: se tutti si impegneranno a ricostruire il Tempio del Signore, Dio si impegnerà a donare prosperità al suo popolo. La parola dominante è “coraggio”, “il mio spirito sarà con voi, non temete”. Egli manifesterà la sua gloria (con una espressione che ricorda l’Esodo!).E Jahvè ricorda a Israele di essere il Dio di tutta la terra e in particolare promette a Zorobabele la sua elezione e di costituirlo come suo sigillo regale che andranno ad attribuire autenticità a quanto Israele farà per il suo Dio e Dio per il suo popolo.