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31 luglio 2023
51. At. Atti degli Apostoli. (3) Viaggi di Paolo
Riflessione sul sito
Lunedì scorso abbiamo seguito con attenzione i 6000 km a piedi (circa) di san Paolo nella sua attività di predicatore del Vangelo di Gesù nel mondo pagano. Da solo o con compagni di viaggio egli andava con fede e con fatica soprattutto dove ancora mai si era sentito parlare del Signore Gesù, Parola definitiva di Dio al mondo. Per questo venne chiamato “Apostolo dei Gentili” cioè delle genti non ebree.
I suoi viaggi sono tre più finale verso Roma, trasferimento di lui prigioniero da Gerusalemme alla capitale dell’Impero per essere giudicato come cittadino romano.
Il primo viaggio (anni 45-48), Atti 13-15, cominciò con una indicazione risoluta dello Spirito Santo e con l’imposizione delle mani da parte della comunità di Antiochia. Cipro, Antiochia di Pisidia e tutte le città che erano al centro dell’attuale Turchia. A Cipro in onore del proconsole Sergio Paolo egli cambiò il suo nome ebraico Saulo in Paolo.
Il secondo viaggio (anni 50-52), Atti 16-18, portò Paolo (sempre su indicazione dello Spirito) in terra europea, in Grecia, dopo essere passato nei territori del primo viaggio, e qui fondò importanti comunità, Filippi, Tessalonica (oggi Salonicco), e soprattutto Corinto, comunità destinatarie poi di lettere scritte dall’Apostolo. Si fermò anche ad Atene, capitale mondiale della cultura greco-romana, ma il suo discorso all’Areopago non ebbe un grande successo..
Il terzo viaggio (anni 54-58) portò Paolo soprattutto ad Efeso, la grande metropoli dell’Asia, centro del tempio e del culto di Artemide (Diana). Lì fu imprigionato perché ledeva gli interessi dei commerci legati al culto della dea. Lì fondò una grande comunità, cui dedicherà una ricchissima lettera e che salutò in Atti 20 con un meraviglioso discorso. Poi via Grecia e per mare andò a Gerusalemme dove si sentiva di dover andare (da parte dello Spirito).
A Gerusalemme rischiò la vita varie volte per l’odio dei Giudei e allora fu rinchiuso a Cesarea Marittima, centro effettivo del potere romano. Lì si “appellò a Cesare” e a Cesare, a Roma fu portato da una scorta di soldati. Questo è considerato il quarto viaggio, negli anni 60-61. Fecero naufragio nel mare dopo l’isola di Creta, ma si salvarono sull’isola di Malta, dove rimase l’inverno e fondò una importante comunità. La primavera seguente, via Reggio e Pozzuoli arrivò a Roma dove annunciava liberamente il Cristo.
Compagno e segretario dei viaggi, dal secondo in poi, proprio Luca, autore degli Atti, dove a volte di esprime in prima persona plurale (“noi”), nelle cosiddette “sezioni-noi” come in Atti 16..
In 2Co 11-12 un travolgente resoconto di tutte le sofferenze subite da Paolo per amore del Signore Gesù nei suoi viaggi e nella sua opera evangelizzatrice..