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5 febbraio 2024
128. Lunedì 5 febbraio 2024
54. 2Co. Seconda Lettera ai Corinzi (2).
Testi significativi
Riflessione sul sito
Lunedì scorso abbiamo dedicato l’incontro di Scuola della Parola a fare qualcosa che non avevamo mai fatto: abbiamo ripreso in mano la seconda lettera di Paolo ai Corinzi e ci siamo gustati nove piccoli brani del suo testo, perché rimanessero meglio impressi nella nostra mente, nel nostro cuore, nella nostra vita, e, perché no?, nella nostra memoria.
Noi esortiamo sempre a leggere e rileggere i libri biblici che presentiamo, ma qui proponiamo qualcosa di ancor più specifico e particolare: ascolto e “risonanza” di testi particolarmente forti, densi e significativi all’interno di tutta la lettera.
Rileggiamo con attenzione e gioia una serie di testi significativi della seconda lettera di Paolo ai Corinzi, quella con cui Paolo spiega e difende il suo ministero apostolico.
- Il nostro Dio è un Dio di consolazione. Consolati per consolare: 2Co 1,3-5: “[3] Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione!
[4] Egli ci consola in ogni nostra tribolazione, perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in ogni genere di afflizione con la consolazione con cui noi stessi siamo consolati da Dio. [5] Poiché, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione.
- Solo il “si” fu in Gesù e solo il “si” è in noi. 2Co 1,18-20: “[18] Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è «sì» e «no». [19] Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì». [20] Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono «sì». Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro «Amen» per la sua gloria”.
- Voi siete la nostra lettera in Cristo. 2Co 3,2-3: “[2] La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini. [3] È noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma su tavole di cuori umani.
- Ministri della nuova Alleanza nello Spirito. 2Co 3,6.15-17: “..ministri di una nuova alleanza, non della lettera, ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito invece dà vita.. [15] Fino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso sul loro cuore; [16] ma quando vi sarà la conversione al Signore, il velo sarà tolto. [17] Il Signore è lo Spirito e, dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà.
- Riceveremo una tenda eterna dove abitare. L’amore di Cristo ci possiede. 2Co 5,1.14-15: “[1] Sappiamo infatti che, quando sarà distrutta la nostra dimora terrena, che è come una tenda, riceveremo da Dio un’abitazione, una dimora non costruita da mani d’uomo, eterna, nei cieli… [14] L’amore del Cristo infatti ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. [15] Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro.
- Povertà di Cristo, nostra ricchezza. 2Co 8,9. “[9] Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà”.
- Io Paolo appartengo a Cristo più dei cosiddetti “superapostoli” 2Co 10,7-8.17-18: “[7] Guardate bene le cose in faccia: se qualcuno ha in se stesso la persuasione di appartenere a Cristo, si ricordi che, se lui è di Cristo, lo siamo anche noi. [8] In realtà, anche se mi vantassi di più a causa della nostra autorità, che il Signore ci ha dato per vostra edificazione e non per vostra rovina, non avrò da vergognarmene… [17] Perciò chi si vanta, si vanti nel Signore; [18] infatti non colui che si raccomanda da sé viene approvato, ma colui che il Signore raccomanda.
- Contro chi ha la presunzione di essere come o più di Paolo. 2Co 11,11-15: “[11] Perché? Forse perché non vi amo? Lo sa Dio! [12] Lo faccio invece, e lo farò ancora, per troncare ogni pretesto a quelli che cercano un pretesto per apparire come noi in quello di cui si vantano. [13] Questi tali sono falsi apostoli, lavoratori fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo. [14] Ciò non fa meraviglia, perché anche Satana si maschera da angelo di luce. [15] Non è perciò gran cosa se anche i suoi ministri si mascherano da ministri di giustizia; ma la loro fine sarà secondo le loro opere.
- Esortazione finale (la frase finale la Chiesa l’ha adottata come una delle formule più comuni per il saluto che apre ogni Eucaristia): 2Co 13,11-13: “[11] Per il resto, fratelli, siate gioiosi, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell’amore e della pace sarà con voi. [12] Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Tutti i santi vi salutano. [13] La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi”.