VAI AL VIDEO RIASSUNTIVO SU YOU TUBE

21 Ottobre 2024

156. Lunedì 21 Ottobre 2024
72. Jd – Lettera di Giuda

 

Struttura della lettera

1,1-4 – Indirizzo e occasione

1,5-7 – I falsi dottori. Il castigo che li minaccia

1,8-16 – Le loro bestemmie. La loro perversità

1,17-19 – Esortazioni ai fedeli. L’insegnamento degli apostoli

1,20-23 – I doveri della carità

1,24-25 – Dossologia

 

Siamo al penultimo libro del Nuovo Testamento, l’ultima delle lettere “cattoliche”. A scrivere questa breve, ma vibrante, lettera Giuda, che si qualifica “servo di Gesù Cristo, fratello di Giacomo”. Abbiamo detto che nonostante questo l’identificazione del personaggio è veramente difficile: Giuda il “fratello del Signore” (Mc 6,30), Giuda “Taddeo” l’Apostolo (Mc 3,18), oppure (più verisimilmente) il Giuda latore delle lettere comunitarie in At 15,22. “Figlio di Giacomo” (At 1,12). Identificarlo non ha importanza più di tanto perché di lui sappiamo l’essenziale: è nella comunità apostolica della prima o della seconda ora, ha autorità per scrivere una lettera circolare, ha sincero amore per Gesù e la sua comunità, e soprattutto, come per gli altri scritti del Nuovo Testamento, la Chiesa, comunità credente, ha riconosciuto nel suo scritto una azione particolare dello Spirito, per cui per noi è uno scritto “ispirato”, di quelli che sono fondamento per sempre nella nostra fede, che costituiscono il “deposito della fede” da trasmettere inalterato per tutti i secoli. Un altro particolare impreziosisce la memoria di questa lettera: la seconda lettera di Pietro, di poco successiva, cita la lettera di Giuda in vari passi (proviamo  leggere uno dopo l’altro i due brani: Jd 6-18; 2Pt 2,4-22).

Nello scrivere alle comunità del suo tempo questa lettera di esortazione (composta solo di 25 versetti!), in un buon greco e con un periodare stringente e chiaro, Giuda ha due intenti fondamentali:

1) Ha parole molto belle e significative nell’identificare la natura dei cristiani e della comunità di Gesù Cristo: “gli eletti che vivono nell’amore di Dio Padre” (1), “fede trasmessa ai credenti una volta per sempre” (3), “ricordatevi delle cose predette dagli apostoli del Signore nostro Gesù Cristo” (17), “costruite il vostro edificio spirituale sopra la vostra santissima fede” (20) “pregate mediante lo Spirito Santo” (20), “A Colui che può preservarvi davanti alla sua gloria senza difetti e nella letizia” (24). Pochi tratti ma essenziali per identificare l’essere cristiani, insieme fatti Corpo di Cristo dalla potenza dello Spirito.

2) la maggior parte dei versetti della lettera sono invece dedicati a mettere in guardia i credenti da non meglio identificati “corruttori” della fede e dei comportamenti secondo Dio. Il termine centrale per descriverli è “infiltrati” (Jd 4), dissoluti e pronti a disintegrare la comunità di Cristo, “rinnegando il nostro unico padrone e signore, Gesù Cristo” (Jd 4). I loro peccati, soprattutto sfruttamento economico e pratiche di perversione sessuale, sono stigmatizzati attraverso la citazione di alcuni esempi biblici (e non solo) presentati con forza: la sorte degli angeli decaduti, Caino, Sodoma e Gomorra, Balaam (per lucro!), Kore. Contro di loro Giuda cita anche il libro di Enoch (che non entrò mai  far parte dei libri ispirati!). Immagini potenti di situazioni in rovina: (v. 12ss) sozzura dei vostri banchetti, nuvole senza pioggia portate via dal vento, alberi da frutto a fine stagione senza frutto, onde selvagge del mare che schiumano la loro immondizia, astri erranti destinati alle tenebre eterne..

E giuda conclude esortando le comunità ad astenersi addirittura dal contatto con questa gente (anche se c’è un barlume di possibilità di convertirli), e non toccare “la veste contaminata della loro carne”.

Tanto è importante Dio Padre, il Cristo, lo Spirito Santo e l’essere nuova creatura!