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16 Dicembre 2024

161. Lunedì 16 Dicembre 2024
73 – Ap – Apocalisse (6) –
Cap. 5.Il libro e l’Agnello

 

Lunedì scorso al centro del nostro incontro meditativo il capitolo 5 dell’Apocalisse. Due i protagonisti dell’annuncio, una immagine e una presenza. L’immagine è il libro sigillato con sette sigilli che dalla mano del Padre, dal suo trono al centro dell’universo, viene donato alla storia. E’ il libro della storia stessa, che Dio farà “svolgere” nel corso dei secoli. Ma il libro è chiuso e sigillato. E chi può aprirlo e leggerlo? Giovanni è costernato e piange.

Ma ecco l’annuncio di una Presenza, da parte di uno dei 24 vegliardi che sono davanti al trono di Dio (gli angeli delle costellazioni e dello zodiaco, comunque coloro che trasmettono al mondo i voleri di Dio): “Ha vinto il leone della tribù di Giuda (di cui parlava il patriarca Giacobbe nel suo cantico, Gn 49) e il Germoglio di Davide (da Gr 23 e tanti altri, a partire da Is 11, il Germoglio dalla radice di Jesse)”. Immagini importanti che ci presentano qualcuno importante: un agnello che viene presentato con tratti contraddittori: agnello sacrificato e ucciso e insieme ritto in piedi, come Vivente risuscitato.

E’ l’Agnello (quella parola ‘ebed’ che in ebraico si può tradurre con ‘servo’ ‘agnello’ ‘figlio’, nel segno di una vicinanza sottomessa e insieme vincitrice) è Gesù Cristo, quel Messia che Giovanni Battista addita nel deserto ai suoi discepoli mentre passa: “ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo” (Gv 1,29.36).

A proposito dell’Agnello siamo andati a ricercare il quarto canto del servo di Jahvè, in Isaia 53: “Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca”. (Is 53,7).

Questo Agnello è stato immolato una sola volta per tutte, per far “implodere” la morte dal di dentro, riempiendola di vita. Ma ora vive e vive per sempre. ed è il grande protagonista di tutta la Parola di Dio e in particolare di tutta l’Apocalisse.

Per questo tutto ciò che è attorno al trono di Dio Padre, gli esseri celesti, e poi l’umanità e poi tutte le creature esistenti tutti sono presentati dal veggente come in atto di adorare (prostrati davanti all’Agnello), quindi riconoscendolo uno con Dio Padre (è al centro dello stesso trono in cui è Dio) e insieme maestro e guida della storia, Rivelatore di Verità, Maestro di santità e Guida verso l’infinito..